Questa storia risale a circa un anno e mezzo fa e vede come protagonista  un commerciante.

Aveva un’attività in società con un’altra persona, un suo familiare. Ad un certo punto capisce che qualcosa non va e contestualmente si accorge di grossi ammanchi in cassa.  E scopre che il suo socio è un giocatore d’azzardo e che, a causa del gioco, si era indebitato con degli usurai, vicini ad un noto clan mafioso, per 1500 euro ai quali, ogni mese, doveva 200 euro.

Attenzione: questo non significava che i 200 euro al mese erano le rate di restituzione del ‘’prestito’’ ma che, fino a quando non avrebbe avuto tutti i soldi, avrebbe dovuto versare 200 euro al mese. Ogni mese.  Il commerciante che scopre l’ammanco si rivolge alla Fondazione Interesse Uomo.

Condividi: